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Custoza Storica

Monumenti e Edifici di particolare Interesse

CUSTOZA

– L’Ossario
Costruito su disegno dell’architetto veronese Giacomo Franco, einaugurato il 24 giugno 1879. il monumento è un tempietto a pianta ottagonale con quattro lati principali e quattro minori sovrastato da un obelisco che raggiunge i 38 metri d’altezza. All’interno una cappella con altare, dietro al quale una scala conduce alla cripta che conserva le ossa dei soldati italiani e austriaci. Al piano superiore una loggia balaustrata costituisce un punto panoramico particolarmente interessante per ammirare tutto il territorio circostante, punto di raccordo fra la valle dell’Adige e la pianura padana.

– La Chiesa Parrocchiale
Dedicata a San Pietro in Vincoli, la parrocchiale domina piazza XXIV Maggio. Costruita, in stile neoclassico alla fine del 1700, su un preesistente edificio, ha pianta a croce latina e conserva al suo interno una bella Madonna quattrocentesca.

– Villa Pignatti
Sulla collina che domina la piana di Villafranca Sommacampagna e Valeggio, ecco l’altro nucleo di Custoza e la seicentesca Villa Pignatti, una classica villa veneta che fu la residenza dei conti Ottolini, signori di Custoza fin dagli inizi del XVIII secolo. Ampliata e sopraelevata alla fine del XIX secolo, fu restaurata negli anni Trenta dagli attuali proprietari, la famiglia Pignatti Moranò. L’edificio ha due facciate: una verso la strada, l’altra a oriente, preceduta da un bel giardino all’italiana, dalle limonaie e da un viale di cipressi che scende verso la piana e corre in un bosco di latifoglie popolato di robinie e ailanti, attraverso un oliveto ed i vigneti della proprietà. All’interno, splendide sale con soffitti a travi e stucchi. In una cappella è conservato intatto l’arredamento seicentesco. Nel novembre del 1822 la villa ospitò un celebre banchetto in onore dei monarchi europei che per rafforzare i vincoli della Santa Alleanza si riunirono a Verona.

– Monumento a Amedeo di Savoia
Poco fuori dall’abitato di Custoza, sulla provinciale in direzione Sommacampagna, sulla sinistra, il rosso monumento in porfido ad Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, ferito durante l’assalto dei granatieri di Sardegna alla cascina Cavalchina e al M.te Croce nel corso della battaglia del 24 giugno 1866

– Monumento a Granatieri di Sardegna , Monte Torre
Sul Monte Croce in fondo ad un viale di cipressi un cippo in granito bianco ricorda il glorioso attacco dei granatieri di Sardegna che durante la battaglia del 24 giugno 1866 travolsero due brigate austriache riuscendo ad occuare questa posizione, strategica per il dominio della pianura compresa tra Verona e Villllafranca

– Casa del Tamburino Sardo
Sul monte Torre, a un centinaio di metri dal munumento ai granatieri di Sardegna, la casa dalla quale secondo il racconto del libro Cuore di Edmondo De amicis , il tamburino sardo uscì per “salire nella luce della storia e della leggenda” (si noti la lapide a ricordo sul lato della casa, rivolto nord-est).

 
CASTIGLIONE delle STIVIERE
Museo Internazionela della Croce Rossa

 
SOLFERINO
Museo

 
SAN MARTINO
Museo e torre